Il mio ultimo lavoro trae ispirazione da una delle opere di Waterhouse che preferisco: Hylas and the nymphs. Fra l'altro questo pittore è in assoluto il mio preferito fra tutti i preraffaelliti! Il mito dietro al dipinto è questo: Ila era uno dei cinquanta argonauti partiti con Giasone per trovare il vello d'oro. Era un ragazzo bellissimo, figlio del re di Tiro e della ninfa Menodice, assai caro ad Ercole. Quando la nave Argo approdò sulle coste della Misia, Ila venne mandato dai compagni ad attingere acqua fresca. Ma le ninfe della fonte, quando videro il meraviglioso giovane, lo trascinarono con loro nelle profondità acquatiche. Ercole abbandonò l'impresa del vello d'oro e cercò l'amico per tutta la Misia, minacciando di distruggere tutto se non l'avesse trovato. Ma Ila non tornò, era scoparso per sempre. Fin qui tutto molto poetico, non credete? Il mio compagno però la pensava diversamente... leggete il seguito e capirete!

"Come un presepe??? Non vedi che è una ninfea?!"
"Ah... ma sei sicura? Sembrava una grotta con la stella cometa..."
"Noooo, non è un presepeeeeee!!!!"
"Scusa, ho detto solo che mi sembrava..." Altro bacino sulla testa e rientra nel suo studio. A cena mi fissa ridacchiando e ribadisce: "Hai finito il presepe?"
Anche lui orbo come una talpa, begli occhi, ma completamente inutili!
"Insomma, ma non hai visto che c'erano delle donne nude? Come fa ad essere un presepe???"
"Donne nude, ma dove?"
Afferro la creazione ancora bollente, tipo caldarrosta, e cerco di spiegargli la foto mantenendo la calma...
"Ma questo qui piegato non è S. Giuseppe???", mi chiede stranito. Ovviamente si riferiva ad Ila...
"NOOOOOOOOOOO!", grido io.
Ed ecco il quadro originale che me l'ha ispirato: